Nave da guerra Usa a Trinidad, tensione alle stelle con il Venezuela
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Nave da guerra Usa a Trinidad, tensione alle stelle con il Venezuela

Nave da guerra

L’arrivo del cacciatorpediniere Usa USS Gravely a Trinidad, a pochi chilometri dal Venezuela, alimenta il conflitto diplomatico.

Nel cuore del Mar dei Caraibi, la presenza di una nave militare USA sta accendendo i riflettori su una delle aree più fragili dal punto di vista geopolitico. Il cacciatorpediniere USS Gravely, unità della classe Arleigh Burke, è stato avvistato nelle acque di Trinidad e Tobago, a soli dieci chilometri dalle coste venezuelane. Sebbene il Pentagono parli di “esercitazioni congiunte” con le forze armate locali per il contrasto al narcotraffico, il governo venezuelano guidato da Nicolás Maduro accusa apertamente Washington: «Stanno preparando una guerra».

Maduro Venezuela
Maduro Venezuela

La missione della USS Gravely e il contesto strategico

La USS Gravely ha già operato in teatri di conflitto complessi come il Mar Rosso, dove ha partecipato a missioni contro le milizie Houthi. La sua dislocazione nei Caraibi, pochi giorni dopo la partenza della portaerei USS Gerald R. Ford verso le acque dell’America Latina, non è vista come una semplice operazione militare: molti analisti la interpretano come un segnale politico di forza nei confronti di Caracas.

Le relazioni tra Stati Uniti e Venezuela sono da tempo tese e hanno raggiunto nuovi livelli di attrito sotto l’attuale presidenza di Donald J. Trump, rieletto nel 2024. Trump ha definito i cartelli del narcotraffico venezuelani “organizzazioni terroristiche” e rivendicato operazioni contro imbarcazioni sospette provenienti dal Paese. In questo contesto, un’inchiesta del New York Times ha rivelato che l’amministrazione Trump avrebbe autorizzato segretamente la CIA a condurre operazioni clandestine in Venezuela. Secondo il quotidiano, questa direttiva rappresentava uno degli strumenti chiave della nuova campagna di pressione contro il governo di Maduro.

Lula tenta la mediazione, ma la crisi rischia di allargarsi

Preoccupato per una possibile escalation militare, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva ha offerto la mediazione del proprio governo. Durante un vertice internazionale in Malesia, il ministro degli Esteri Mauro Vieira ha dichiarato che il Brasile è disposto a facilitare un dialogo tra Washington e Caracas, consapevole del rischio che la crisi possa destabilizzare l’intera regione caraibica.

Nel frattempo, Caracas ha annunciato esercitazioni di difesa costiera e continua a denunciare l’ingerenza americana come una violazione della sovranità nazionale. Sebbene Washington insista sulla natura difensiva e addestrativa della missione, la collocazione della USS Gravely a ridosso del confine venezuelano assume un valore strategico che va ben oltre l’addestramento.

L’intera area osserva con attenzione. In un contesto di crescente militarizzazione e sospetti reciproci, il rischio di incidenti o provocazioni è alto. La crisi Usa-Venezuela potrebbe trasformarsi in un nuovo punto di instabilità internazionale se la diplomazia non riuscirà a riportare le parti al dialogo.

Leggi anche
Accordo Usa e Cina su terre rare e soia: esclusi i dazi al 100%

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 26 Ottobre 2025 17:10

Accordo Usa e Cina su terre rare e soia: esclusi i dazi al 100%

nl pixel